BeOS un sistema operativo giovane di Paolo Canali e Massimiliano Origgi
Conclusioni
È chiaro che non basta una breve panoramica su BeOS per esaurire i dubbi, quindi sono a disposizione per fornire chiarimenti tramite e-mail agli iscritti a diff.
Nei prossimi mesi, se l'argomento sarà d'interesse generale, daremo indicazioni più dettagliate con articoli che indagheranno in profondità i meccanismi di BeOS.
Nel frattempo suggerisco a tutti coloro che ne hanno la possibilità di installare la versione dimostrativa di BeOS, che era stata distribuita persino da alcune riviste in edicola, o quantomeno di consultare il sito Be Inc. per verificare personalmente la compatibilità con il proprio computer e la disponibilità di programmi adatti alle proprie esigenze. Il numero di programmi è infatti l'aspetto più penalizzante di BeOS, che pur avendo ormai parecchi anni di vita dietro alle spalle non possiede una libreria software gratuito paragonabile a quella di Linux o AmigaOS.
La base software è certo ancora piccola, ma ciò è dovuto al fatto che il sistema è totalmente nuovo e recente. Il progetto (che ha subito molti cambiamenti negli anni) risale si al 1990, ma solo ad agosto 1997 (con la versione PR1 per Mac e BeBox) gli utenti hanno avuto in mano un prodotto realmente utilizzabile per lo sviluppo software.
Negli anni precedenti erano solo disponibili delle Developer Release di fatto utilizzabili solo per la sperimentazione in quanto il sistema e le funzioni cambiavano di release in release senza mantenere nessun livello di compatibilità. Dalla PR1, invece, la compatibilità binaria è stata garantita, permettendo il reale sviluppo di applicativi.
|
|
|