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Narrativa

Il futuro dell'AmigaOS4.0: la parola agli sviluppatori
di Andrea Vallinotto

english version
german version on www.amiga-news.de
La versione originale è quella inglese, le altre sono semplici traduzioni

L'annuncio rilasciato ad aprile da Amiga Inc. riguardante la produzione della versione 4.0 dell'AmigaOS era atteso da tempo, finalmente adesso la comunità Amiga ha una chiara via da seguire, ma di cosa si tratta realmente? Come viene vista dagli stessi creatori del OS4.0 la strada proposta dall'Amiga Inc.? Il modo migliore per ottenere risposte a queste domande è quello di farle ai protagonisti di questa vicenda! Abbiamo, quindi cercato di informarci meglio:

  • Juergen Haage: Presidente della Haage&Partner, forte dell'esperienza maturata dallo sviluppo delle due precedenti versioni, ancora una volta ha impegnato le sue truppe nel compito di scrivere il nuovo aggiornamento del nostro sistema operativo preferito.
  • Olaf Barthel: il deus ex machina dell'AmigaOS. Responsabile della workbench.library del 3.5-3.9 e di molti altri contributi, avrà ancora maggiori responsabilità nello sviluppo dell'OS4.0. Olaf ha un passato molto prolifico come programmatore di software Amiga sia Free sia commerciale.
  • Hyperion Entertainment: non hanno bisogno di presentazioni. Hanno portato su amiga non solo giochi di grande qualità, ma hanno anche prodotto la libreria grafica di Warp3D.
  • Picasso'96, Tobias Abt: autore, insieme a Alexander Kneer, del famoso Picasso96 un sistema di ReTargetable Graphics. Lui ed Alex svilupperanno la nuova graphics.library RTG per OS 4.0.

Diff: Quale è il tuo ruolo nello sviluppo dell'AmigaOS4.0?

J. Haage: Siamo responsabili della parte centrale del nuovo sistema operativo. I nostri programmatori stanno lavorando su un emulatore di 68k e stanno portando l'AmigaOS in ANSI C.

Olaf Barthel: Probabilmente lo stesso che abbiamo avuto per il 3.5, lamentarci delle cose che non funzionano a dovere e fare tutto il lavoro per mettere a posto ciò che non possiamo affibbiare ad altri. E` così che mi sono ritrovato a riscrivere la workbench.library ed a re-implementare la icon.library da zero, nonché a fissare un trillione di altri problemi. Credimi, avrei preferito utilizzare il mio tempo in modo più produttivo.

Potrai capire che Amiga avrà qualche problema a trovare qualcuno disposto a mettere le mani sul codice della workbench.library, questo lavoro, quindi, sarà di nuovo scaricato sulle mie spalle. Uno stack TCP/IP? Sì, stavo lavorando sopra ad uno quest'anno, ma adesso sono molto interessato anche ai file-system.

Hyperion: La Hyperion Entertainment lavorerà sul porting di MesaGL 3.4.1 per AmigaOS4 e forniremo anche una API 3D e dei driver per le schede grafiche Voodoo3 e Matrox G450. Questi driver, molto avanzati e che faranno uso di tutte le caratteristiche fornite dalle moderne schede grafiche, saranno uno dei cardini su cui baserà il successo dell'AmigaOS.
Importanti membri dello staff della Hyperion forniranno anche consulenza specializzata ad amiga per OS4.x e OS 5.
Come conseguenza di ciò saremo in grado di convertire i nostri giochi e portare altri importanti titoli nel mondo Amiga.

Tobias Abt: Non siamo ancora sicuri. Sicuramente sarà legato alla grafica (ma che sorpresa!), ma non ci hanno ancora detto ciò che vogliono da noi.



Diff: Perché siete stati scelti per quelle particolari parti del sistema operativo?

J. Haage: La risposta è semplice, forse sembrerà immodesto, ma penso che abbiamo fatto un buon lavoro nei passati due anni. Amiga Inc. può fidarsi di noi come partner e non c'è nessun motivo per cambiare collaboratori. Un anno fa Bill McEwen ha annunciato una lunga collaborazione con noi e questo ne è la conferma.

Olaf Barthel: Probabilmente perché non ho detto abbastanza velocemente "No, per pietà, non di nuovo io!" ;) Probabilmente sono anche una delle poche persone rimaste che conosce abbastanza bene l'AmigaOS per capire quali delle loro idee sono buone e quali no e che riesce a smussarne gli angoli.

Hyperion: Perché abbiamo un ottimo rapporto con Amiga Inc. e pensiamo che la nostra esperienza nella grafica 3D sia una delle migliori di questi tempi.

Tobias Abt: Di sicuro per la nostra esperienza.



Diff: Amiga Inc ha cambiato i suoi piani per DE/OS4.0, si supponeva che avrebbe concentrato i suoi sforzi su DE, ma ha cambiato idea per l'OS4.0 per affrontare le future richieste dei futuri sistemi Amiga (memoria virtuale, Resource-Tracking, memoria protetta ...) pensate che sia una scelta saggio? E perché?

J. Haage: Era la sola scelta possibile, ma chiedete ad Amiga le motivazioni della decisione.

Olaf Barthel: Dal punto di vista del programmatore che ha sulla sua scrivania un computer prodotto nel 1990, che lo utilizza giornalmente per lavoro e che sta cercando un sistema di sviluppo altrettanto attraente, penso che muoversi verso un sistema operativo completo ed indipendente sia una scelta molto saggia. In fondo in circolazione non ci sono molte alternative ad AmigaOS per quanto riguarda le cose che fà, come le fà. Era ora che Amiga Inc. comprendesse le potenzialità della tecnologia che ha comprato e le possibilità del suo utilizzo.

Hyperion: E` una decisione molto saggia: non si può creare un sistema operativo da zero tutti i giorni. Mentre AmigaDE e OS5.0 sono in sviluppo il mercato Amiga deve essere mantenuto in vita e gli utenti vogliono la possibilità di utilizzare il sistema operativo Classic con il futuro hardware (AmigaOne).
Abbiamo aspettato un nuovo AmigaOS per così lungo tempo che, adesso che è in arrivo, non potremmo essere più felici!

Tobias Abt: Mi dispiace, non sono abbastanza informato, lavoro troppe ore per poter stare dietro alle decisioni di Amiga Inc.



Diff: Amiga Inc. ha piani molto ambiziosi per il 5.0: supporto di più processori (Symmetric Multi Processing) e della protezione della memoria (Memory Protection). Sembrano riferirsi ad un sistema operativo completamente nuovo e lo stesso Fleecy ha confermato che le applicazioni per OS4.0 funzioneranno in un ambiente protetto. Secondo voi questo vorrà dire abbandonare l'architettura dell'AmigaOS così come la conosciamo?

J. Haage: Su questo non posso risponderti.

Olaf Barthel: Su questo non c'è dubbio, mi spiace. L'architettura del nuovo sistema operativo dovrà utilizzare le risorse disponibili tanto parsimoniosamente quanto quella per 68k, ma non riesco a vedere alcun modo in cui sia possibile implementare la protezione della memoria ed il supporto per più processori usando un singolo e condiviso spazio di indirizzamento e per il passaggio dei puntatori.

Hyperion: Il fatto che le applicazioni per OS4.0 gireranno in un ambiente protetto è molto positivo per la compatibilità con il passato. Questo tipo di approccio è molto in voga in questo periodo, pensate, ad esempio, a Java ed a MacOSX che fà girare le applicazioni per MacOS9 in questo modo.

Tobias Abt: Sì, dal punto di vista del sistema operativo questo è certamente vero. Se, però, le cose per l'utente rimangono le stesse, penso che vada bene.


Diff: Se fosse così, sì, ma non potrebbe voler dire avere un sistema Amiga che con il computer che noi conosciamo avrebbe in comune solo il nome?

J. Haage: Non ha risposto.

Olaf Barthel: Prima di rispondere a questa domanda dovremmo discutere su ciò che rende l'Amiga un Amiga e la risposta non dovrebbe essere conservare a tutti i costi un sistema operativo progettato negli anni '80.

Hyperion: No, molte idee di base ed addirittura alcune implementazioni verranno mantenute anche nel sistema operativo 5.0.

Tobias Abt: Sì e no, sarà certamente differente, ma bisogna rompere delle uova per fare una frittata.



Diff: Amiga Inc. sta pensando di riportare lo sviluppo e la gestione di nuovo negli Stati Uniti, cosa potrebbe significare questo per gli sviluppatori europei come voi? Siete preoccupati da queste intenzioni?

J. Haage: Non ha risposto.

Olaf Barthel: Sono abbastanza contento di rimanere dove sono, se anche Amiga decidesse di trasferire gli sviluppo e la direzione in America, non vedo come questo potrebbe influenzare il mio lavoro. Beh, a meno che questo trasferimento non coinvolga anche gli sviluppatori di supporto.

Hyperion: Amiga Inc. vuole gestire lo sviluppo dell'AmigaOS e questo è abbastanza logico, però non mi sembra proprio che la H&P, il team di P96 e la Hyperion siano americane! Abbiamo un eccellente rapporto con queste persone e molti collaboratori di Amiga sono, infatti, europei. Lavoreremmo persino con degli alieni se questo ci portasse da qualche parte!

Tobias Abt: significherà semplicemente che avremo più contatti con americani che con europei, non mi preoccupo, ci sono alcune differenze di mentalità, ma io non vedo il problema.


Diff: Amiga Inc. adesso si definisce come una compagnia produttrice di solo software, dando certificazioni per l'hardware altrui, ma non producendone di suo, pensate che questo atteggiamento aiuterà il mercato dell'hardware per Amiga?

J. Haage: Non ha risposto

Olaf Barthel: Aiutarlo? Beh, non essendo un tecnico posso solo dire che male non potrà fare ;)

Hyperion: Sì. E` molto meglio far sapere alle varie ditte come costruire dei buoni computer piuttosto che obbligare Amiga Inc. ad inventare di nuovo la ruota. In più garantisce agli utenti maggiore scelta.

Tobias Abt: Non aiuterà a meno che non ci siano molte aziende che salteranno la staccionata e seguiranno questa strada.


Diff: In definitiva, siete contenti della nuova direzione presa da Amiga Inc.?

J. Haage: Non ha risposto.

Olaf Barthel: Penso che sia un miglioramento rispetto all'approccio originale che ha evidentemente fallito nel catturare la fantasia e l'animo della comunità Amiga.

Hyperion: La risposte è un semplice SI`!
Noi abbiamo ufficialmente abbracciato la nuova idea di Amiga Inc. per OS4.x ed oltre.

Tobias Abt: So troppo poco per poter rispondere.

Va bene, grazie molte a tutti!

AMIGA


Andrea Vallinotto
Studente di Informatica all'Universtità degli Studi di Torino.
Utente e sviluppatore Amiga, programma, quando ha tempo, in C e ARexx.
Collabora come free-lance (senza sapere dove poi atterra) alla rivista francese AmigaNews.
Altri hobby: subacquea e viaggi.

Puoi contattare l'autore scrivendo a:
avallino@diff.org


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