BeOS un sistema operativo giovane di Paolo Canali e Massimiliano Origgi
Struttura del sistema
Diciamo subito che l'aspetto più deludente di BeOS è il sistema di finestre, funzionale ma un po' datato rispetto al look 3D di Windows 98/2000 e infinitamente meno personalizzabile di quello di AmigaOS o Linux. E' comunque possibile aprire le finestre dei programmi su più schermi virtuali con risoluzioni diverse tra loro, simulando ciò che AmigaOS realizza con gli schermi custom.
Con la Release 4.5 BeOS è uscito dall'infanzia, quindi funziona in modo stabile anche se viene maltrattato.
Grazie alla memoria protetta è difficile che un programma costringa a riavviare il sistema, ma è in primo luogo difficile che un programma si blocchi (a meno che non sia una beta release di pubblico dominio).
Quando dopo un giorno di lavoro e decine di programmi avviati o installati scopriamo di non aver mai toccato il tasto di reset, si inizia ad apprezzare una delle differenze fondamentali tra BeOS e Windows. Il Cd-Rom di BeOS 4.5 contiene già tutte le funzioni e le miniapplicazioni tipiche di un sistema operativo desktop attuale: accesso a Internet, blocco note, shell dei comandi, installatore di applicazioni, player multimediali. Solo i film in formato Dvd non sono ancora supportati.
I file sono organizzati sul disco fisso in modo molto simile ad AmigaOS: c'è la cartella dei comandi, quella delle librerie, quella degli script di avvio, le preferenze di sistema ecc. L'installazione del sistema operativo è in realtà una semplice copia dei file dal Cd-Rom, perciò se qualcosa va storto basta poco tempo per isolare la causa e rimediare al danno. La situazione è molto diversa da Linux e Windows, dove servono anni per conoscere a fondo il sistema.
Usando BeOS si capisce perché tanti utenti di questo sistema operativo sono anche utenti Amiga: il multitasking è altrettanto robusto e piacevole da usare. Quando sono attive molte applicazioni non si nota un'attività eccessiva del disco fisso, la velocità di apertura e spostamento delle finestre e del mouse resta normale (senza impuntature, neppure brevi) e i file audio e video continuano ad essere riprodotti senza scatti.
L'unico segno di affaticamento della CPU è il rallentamento assolutamente uniforme di tutti i programmi: ciò non si verifica né con Windows né con Linux.
BeOS gestisce molto bene anche i computer biprocessore, poiché tenta sempre di suddividere i programmi in parti eseguibili parallelamente. In questo modo il secondo processore non accelera solo le rare applicazioni che lo prevedono esplicitamente, come accade con Windows NT, ma quasi tutti i programmi.
Per valutare se la nuova versione 4.5 per Intel è sufficientemente completa e stabile l'abbiamo messa alla prova su un computer biprocessore. Il risultato è stato assolutamente positivo, come dimostrano i dati ottenuti dai due benchmark distribuiti con il sistema operativo, eseguiti su un computer dotato di 64 Mb SdRam PC100, hard disk Quantum Fireball CR e scheda grafica Matrox Mystique G200:
Marca e modello della scheda madre | Configurazione | Charts (fps) | Life (Mc/s) |
Abit BM6 | 1x Celeron 400 MHz | 35,0 | 31,7 |
Abit BP6 | 1x Celeron 400 MHz | 33,9 | 30,3 |
Abit BP6 | 2x Celeron 400 MHz | 46,0 | 44,7 |
Abit BP6 con doppio celeron
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